Eventi di settembre e ottobre

giovedì 11 ottobre alle ore 18,30
alla libreria Pangea
Elena Dak presenta il suo libro

"Sana'a e la notte "
Editore Alpine Studio
Bilqis.pdf
articolo
sito di Elena Dak

Scritto come un diario di viaggio, Sana'a e la notte è un libro che entra a pieno titolo tra le migliori narrazioni di viaggio degli ultimi anni, con una scrittura lieve ma incisiva, in cui l'autrice ci regala visioni da sogno, in cui galleggiano particolari che hanno una grande forza espressiva. Sono suoni, luci, odori che affrescano i paesaggi che ognuno di noi si porta dentro.

Sana'a al khadima mi fu davanti come unavisione, una sagoma turrita punteggiata di sparse aperture luminose. Mi aggirai per i vicoli stretti senza sapere dove stessi andando. Nulla le assomigliava nella mia memoria se non la città dove sono nata. Se il Medio Oriente ha una forma ed un luogo ideali, un odore, una metafora, un prototipo, Sana'a rappresenta tutto questo. Pasolini aveva detto: "Se l'idea di Venezia è nata in qualche punto dell'oriente, questo punto è lo Yemen. Sana'a la città più bella dello Yemen, è una piccola, selvaggia Venezia posata sulla polvere del deserto, tra giardini di palme e orzo, anziché sul mare". La città quella notte, e tutte le successive, mostrò di possedere la stessa natura delle apparizioni, una bellezza irreale che rasentava la perfezione, quasi eccessiva come ebbe a dire il poeta. Tornai in albergo come di ritorno da un viaggio nel tempo. Le case torre, gotiche nello stile e nella verticalità, affastellate l'una all'altra contro il cielo della notte divennero da allora meta privilegiata dei miei pensieri e dei miei passi.
Sana'a è una delle città più affascinanti del Medio Oriente. Ci ho vissuto per brevi momenti: l'ho percorsa, osservata, annusata.Spesso, seduta su qualche muretto al bordo di un giardino, ho lasciato che la sua vita e la sua gente mi passassero davanti. Ho sempre tenuto un quadernetto in tasca per poter trascrivere in qualunque momento quel che la città mi raccontava. Sono passati anni e si sono affastellati appunti, quaderni e fotografie; tutto è entrato a far parte di queste pagine in cui Sana'a, la mia Sana'a, è diventata femmina, luna, terra, pane, profumo, voce, notte. Giancarlo Iliprandi, meglio di chiunque altro ha saputo tratteggiare la mia Sana'a con la sua mano e i colori.
L'intenzione è quella di raccontare un luogo di grande bellezza stritolato tra arretratezza e tradizione da un lato e voglia di modernità dall'altro, tra il rispetto della convenzioni sociali e l'anelito alla trasgressione. Uno sguardo ad un paese la cui capitale raccoglie tutte le contraddizioni e la bellezza che ovunque regna sovrana. Dai tempi della regina di Saba le donne continuano ad essere protagoniste, da Tawakul Karman vincitrice del nobel per la pace 2011 alla "Pietà yemenita" di Aranda vincitrice del World Press Photo 2012. Se nonposso salvare Sana'a e la sua bellezza, desidero quantomeno tentare di raccontarla.
Elena Dak

Elena Dak, nata a Venezia nel 1970, ha lavorato diversi anni per un operatore turistico come programmatrice e accompagnatrice di gruppi. Nel corso di frequenti viaggi in Medio Oriente, Asia Centrale e Nord Africa, ha sviluppato interessi etnografici che l'hanno indirizzata a un percorso demo-etno-antropologico presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Ha pubblicato un libro su una sua esperienza di viaggio nel Sahara con una carovana di 30 Tuareg e 300 cammelli (La carovana del sale, Cda Vivalda, 2007), divenuta un "classico" nella letteratura di viaggio italiana e presentata in numerose trasmissioni televisive.

indietro