Eventi di gennaio

sabato 26 alle ore 18,00
alla libreria Pangea
Sergio Fedele presenta

"Contar"
di Guido Carminati
Runaeditore
sito Sergio Fedele
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recensione

[...] un'opera che fa dell'erranza - specialmente nelle/delle lingue - un paradigma e un programma in itinere. Erranti sono infatti i protagonisti - l'hidalgo Puc e il suo cavallo Cup - ma erratica appare anche la trama di questo poema in prosa e quanto mai mobile risulta pure la lingua, sia per la ragione che si tratta di una lingua d'invenzione - il "puccupiano", appunto - ottenuta mescidando sapientemente parlate settentrionali con il latino, l'italiano, il greco, il francese, lo spagnolo, [...] ([...] una lingua priva di rigidità grammaticali o sintattiche, come la stessa voce narrante rivendica con forza nelle pagine della sezione Ciclo de li amanti de la Glotta, all'interno della quale viene delineata - seppur in movenze fantasiose e con finalità parodiche - una vera e propria teoria degli stili), sia per il fatto che si immagina un linguaggio specifico per ogni specie vivente (animale, vegetale, minerale e hinahomohanico, ossia degli uomini arcaici), sia soprattutto per l'effettiva elasticità e mutevolezza - ascrivibile, sempre a dire della voce narrante, anche alla natura dei luoghi attraversati dai personaggi, con gli influssi che ne deriverebbero alle loro favelle - che il linguaggio testimonia da una sezione all'altra del testo e, talvolta, all'interno della medesima pagina. Non mancano episodi esilaranti (nel segno del sarcasmo, dell'invettiva pungente o della più generale parodia dei generi e delle forme) [...]; tuttavia i pregi maggiori dell'opera non si possono ridurre alla diffusa e lieve ironia, che pure raggiunge punte mirabili di efficacia: è ad un altro livello che Contar palesa il proprio valore aggiunto, vale a dire nella coerenza di disegno che è sottesa all'opera, nella maestria con cui vengono assemblate le prose che scorrono fluide e senza intoppi a dispetto dello strumento linguistico un po' ostico, nelle singolari abilità di montaggio, nella sensibilità scenografica che ha qualcosa della tecnica cinematografica e, ancora, nella consapevole lucidità dell'operazione metaletteraria cui l'autore si dispone. [...].
Risulterebbe pertanto avventato e arbitrario classificare in un genere ben codificato un'opera che si pone piuttosto all'intersezione di più generi e quale opera aperta [...] L'intento critico nei confronti dell'uomo come della società e della civiltà non è affatto estraneo a Carminati il quale vagheggia, piuttosto che una lontana età dell'oro, una società e umanità liberate dalla servitù degli odi, delle guerre, del dominio dei forti sui deboli, del consumo fine a se stesso, della distruzione dell'ambiente, del profitto e della competizione elevati a valori supremi, del rifiuto del diverso e della violenza in genere, guardando a quella comunanza ideale di intenti fra uomo e natura che egli chiama "comunismo olistico" e che si materializza nell'estrema naturalezza con cui i personaggi del poema, animati e anche no, comunicano fra loro, quasi per un francescanesimo post litteram. Anche le lingue che egli inventa obbediscono a tale disegno, quello di ricostituire la perduta unità fra le creature e in questo spirito si deve leggere il tentativo infruttuoso del Puc di dialogare con le coccinelle, dopo aver stabilito un contatto insperato ed imperituro con gli alberi, con le pietre. [...].
Maurizio Casagrande

[...] E c'è il veneto Sergio Fedele, che legge e interpreta in maniera arguta e impareggiabile come un antico cantastorie certe straordinarie pagine di "Contar de lo nobile Puc Puc e de lo sojo nobilissimo cabajo Cup Cup" poemetto narrativo di Guido Carminati, che ricalcando metaforicamente, tra periferie postindustriali e campagne degradate, cicli d'avventure e antiche saghe, reinventa un dialetto padano che nell'ironia e nello stupore riesce a far parlare anche gli animali, le piante e le pietre. [...].
Sergio Garbato

Sergio Fedele ha pubblicato a suo nome o con lo pseudonimo di Guido Carminati alcuni racconti (che fanno parte di una raccolta inedita) nelle seguenti riviste: "Fermenti" (Anno XXII, n.1, 1992); "Quaderno autori & scrittura" (1996); "Altroverso" (Anno II, n.4, Giugno 2004); "Altroverso" (Anno II, n.5, Settembre 2004); "Altroverso" (Anno III, n.8, Giugno 2005).
Nel '95 ha pubblicato su invito di Bruno Zevi, per la rivista allora da lui diretta, "Architettura. Cronache e storia", il saggio Le sette invarianti architettoniche in letteratura. Nel '99 ha curato il libro a cura di vari autori: Omaggio a Cesare Zavattini Este Cinema Incontri-Rassegna Internazionale. La Medusa Centro di Cultura. Dal 2002 al 2009 ha fatto parte della redazione della Associazione Culturale per la Poesia Il Ponte del Sale. Nel 2003 è uscito con lo pseudonimo di Guido Carminati il volume Contar, Il Ponte del Sale, Rovigo. Nel 2004 è uscita la brochure Bertolt Brecht Due Apologhi La Medusa Centro di Cultura, Este, con la postfazione: Paradosso e tecnica del risveglio. Nel 2012 viene pubblicata per Runaeditore, la seconda edizione del Contar con una seconda parte inedita: Contar de la Catastrophe.

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