Eventi di maggio

venerdì 8 alle ore 18,00
alla libreria Pangea
Vincenzo Agostini presenta il suo libro

"Il furto delle opzioni"
Nuovi Sentieri editore

Un piccolo paese delle Dolomiti, nel 1939, viene sconvolto dalle Opzioni, l'accordo fra Italia e Germania che consentiva ai germanofoni di dichiararsi tedeschi e di andarsene per sempre in Germania. Chi aderisce e chi no, chi si chiama fuori e chi lotta con violenza affinché questo non accada. Dentro questo scenario dove il destino (o la Provvidenza?) muove le sue tragedie, si muovono anche Sander e Grieg, amici d'infanzia, i quali si ritrovano ben presto su fronti opposti. L'uno decide infatti di optare mentre l'altro, qualche anno dopo, va a fare il partigiano. Terminata la guerra, viene trafugato dal municipio il fascicolo che contiene l'elenco di tutti coloro che hanno optato. Viene anche ammazzato Sander, da poco rientrato fortunosamente dalla Germania.
Accanto ai due personaggi, oltre a Matilda e Corinna, le mogli di Grieg e di Sander, oltre al parroco del paese, don Rubatscher, il quale assume un poco alla volta il ruolo di protagonista vero del romanzo, stanno due elementi più importanti: le montagne e la religione. Entrambe, montagne e religione, con la loro fisicità e con i loro riti, si propongono di dare significato a una storia, quella delle Opzioni, che altro non è se non l'eterna tragedia dell'uomo quando abbandonala la propria terra. E quando il fascicolo verrà ritrovato, i protagonisti del romanzo capiranno che le Opzioni altro non sono se non una delle innumerevoli opzioni delle quali è composta la vita.
Un libro necessario per capire i sentimenti ancestrali delle donne e degli uomini delle Dolomiti.

"Per chi soffre d'ansia ogni qualvolta lo skyline che appare dalla finestra viene invaso da rilievi più alti di un cavalcavia, questa lettura angoscerebbe come l'idea di rinunciare alle spiagge estive per una vacanza in montagna. Ma se si è fra quelli che non sono nati fra le vette e pur tuttavia ne subiscono irrimediabilmente il fascino, l'opera dello scrittore esordiente Vincenzo Agostini, Il Furto delle Opzoni (Nuovi Sentieri Editore) vi darà nuove chiavi di lettura per penetrare l'intimità di chi vive o ha vissuto fra le montagne, interiorità che non si comprende accontentandosi di brevi incursioni vacanziere."
Claudio Gava

Vincenzo Agostini è nato a Colle Santa Lucia (Belluno) nel 1960. Oggi vive a Belluno. Le crode, dice spesso, "hanno costituito lo scenario della mia formazione, sono l'essenza dei miei sentimenti". Per lui, però, "le Dolomiti più belle sono quelle sotto i duemila metri, dove vivono gli uomini. Qui abitano la storia, la cultura e i sentimenti di intere generazioni. Questa è la mia miniera d'oro". L'esordio di Vincenzo Agostini è un romanzo storico avvincente, ambientato a cavallo della Seconda Guerra Mondiale in un piccolo paese delle Dolomiti. La legge sulle Opzioni mette in subbuglio non solo una comunità di montagna ma anche il suo legame con la terra.

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