sabato 23 giugno alle ore 17,30

alla libreria Pangea
Armando Romero presenta il suo libro

"La radice delle bestie"  

Sinopia


Romero appartiene a quel genere privilegiato di poeti che parlano dall’altra sponda: perché hanno attraversato le scure acque del quotidiano e le vedono passare cariche di rivelazioni che a noi è vietato percepire.
Álvaro Mutis

Amore della parola e della creatura umana che inventa la parola. Spirito sornione che tuttavia sa prendere le distanze dalla stessa creatura e dalla stessa parola considerate nella propria incorreggibile debolezza. È questo che troverà il lettore nel libro che ora ha in mano e che si può riassumere in tre concetti: intelligenza, immaginazione, pietas.
Martha L. Canfield

Quando Sir Walter Raleigh ebbe notizia di Ewaipanoma, Armando Romero non era con lui. Ma possiamo figurarci lo stupore di Romero quando, dopo essere stato assoldato con la forza tra i ribelli del feroce Aguirre e convinto con le buone dai seguaci del nobile Berreo; dopo aver navigato lungo le correnti del Baraquan, del Maranon, dell’Arui, dell’Atoica, del Caura; dopo aver attraversato l’Emeria e l’Aromaia (non senza ristorarsi suggendo un guavo nei cortili ombrosi di Capurepana o sotto un totumo di Macureguarai); dopo aver intrattenuto ogni genere di commercio con ogni genere di ignudi Oronoqueponi (Epumerei, Iwarawaqueri, Cassipagotos, Eparegotos, Arawagotos, ecc.); ebbene: possiamo immaginarci il suo stupore quando, un bel giorno, svoltando l’angolo di casa sua, quasi picchia la fronte contro un’alta staccionata e realizza che sí, lui non era affatto con Sir Walter Raleigh. Era Sir Walter Raleigh a essere con lui.
Claudio Cinti

Armando Romero (Cali, Colombia, 1944) insegna all'Università di Cincinnati. Ha composto i romanzi Un día entre las cruces (1993), La piel por la piel (1995), La Rueda de Chicago (2004) e Cajambre (2010; Sinopia, 2012) e diverse raccolte di racconti tra cui La raíz de las bestias (2002; La radice delle bestie, Sinopia 2004). Ha pubblicato i saggi Las palabras están en situación (1985), El nadaísmo o la búsqueda de una vanguardia perdida (1988), Gente de pluma (1989), e curato i volumi Una gravedad alegre. Antología de poesía latinoamericana al siglo xxi (2007) e Antología del Nadaismo (2009). La sua produzione poetica comprende Los móviles del sueño (1976), El poeta de vidrio (1984), Las combinaciones debidas (1989), A rienda suelta (1991), Hagion Oros / El Monte Santo (2001; Hagion Oros, Sinopia 2006), Cuatro líneas (2001; Quartine, Sinopia 2008), Amanece aquella oscuridad (2012), una sezione del quale ha formato in anteprima Versi liberi per Venezia (Sinopia 2010). Per i nostri tipi sono anche usciti il saggio Incontro fortuito col Filosofo Fantasma (2007) e, in versione bilingue, Ritratti di un civilizzato in Cina (2007).