sabato 16 marzo alle ore 17,00

alla libreria Pangea
aspettando il Detour
vernice della mostra fotografica di Francesca Catellani

"Memories in Super8"  

esposizione visitabile negli orari di libreria fino a sabato 13 aprile

Francesca Catellani, artista visiva di Reggio Emilia, presenterà un estratto del suo ultimo lavoro "Memories in Super8", già selezionato nel circuito ufficiale di Fotografia Europea 2018 e finalista al Premio Nocivelli e al Combat Prize 2018.

Due anni di ricerca e acquisizione di pellicole in Super8, film privati e amatoriali di provenienza Europea, del periodo 1970 – 1980. Un lungo processo, passato attraverso 14.000 scatti effettuati in presa diretta, la selezione di oltre 600 provini, una delicata ed estesa post-produzione, ha condotto alla realizzazione finale, che si suddivide in due parti:
1- MEMORIES: Documentazione
La nostra società contemporanea è sempre stata caratterizzata da cambiamenti e rivoluzioni che hanno portato innovazioni e cambiamenti di rilevanza sociale. Il progetto presenta una serie fotografica che mostra una rivoluzione silenziosa, una testimonianza di rinnovamento e trasformazione che si focalizza sui cambiamenti non soltanto socio-antropologici e di pensiero, ma anche architettonici e di costume avvenuti nel decennio cruciale tra 1970 e 1980 in Italia e in Europa, dagli anni di piombo del terrorismo italiano e della crisi economica, ma anche delle filosofie legate alla rivoluzione della cultura hippie, alla rinascita degli anni '80 caratterizzati da edonismo, moda e consumi di massa, un vero e proprio secondo boom economico. Il progetto consiste nell'installazione di 430 fotografie post-prodotte, mostrate in ordine cronologico, attestanti date e luoghi, estratte da materiale documentativo privato, raccolto con un minuzioso lavoro di ricerca tra Italia, le sue isole e l’Europa. Documenti dell'epoca che manifestano trasformazioni sostanziali in atto, attraverso piccoli estratti di vita quotidiana.
2- CELESTE TERRESTRE: Fine Art Project
L'osservazione di tante vite, eventi, compleanni, viaggi, storie, mi fa percepire il filo conduttore che accomuna gli esseri umani che vivono l'esperienza di incarnazione terrestre. Questa esperienza mi appare a tutti gli effetti sia Celeste che Terrestre. Terrestre è l’immersione nella materia del fare, del creare, del vivere esperienze. Terrestre ci coinvolge con forza, costringendoci alle regole del tempo lineare, ai suoi ritmi, le sue densità e fatiche. Gli spostamenti dei corpi avvengono attraverso mezzi meccanici, il peso della materia si fa sentire con stanchezza ed è il corpo a consentirci l'esperienza dei sensi fisici. Il corpo consente misure, il tempo, come da noi percepito, ne delimita i confini. Celeste è per me tutto ciò che di immateriale viene a compenetrarci. Celeste è come il cielo, che possiamo vedere, ma non toccare. Celeste è il sentimento che ci alberga, la sensazione che accompagna il nostro andare, Celeste è la coscienza stessa dell’esistere all’interno di strutture, Celeste è la memoria, fatta di immagini che vivono in un eterno presente, perché presenti in noi. Una serie di 40 fotografie, frammenti di memoria, foto singole, dittici, trittici e polittici, incorniciate singolarmente, per poter essere mostrate nell’immagine complessiva, ma anche nel suo unico istante di rappresentazione. Nel lavoro in post-produzione ho compiuto un’azione in sottrazione: Ricostruire, ripulendo e togliendo il superfluo, per restituire l’essenziale. L’intento è quello di riportare la memoria al Tempo Presente, rimanendo fedele ai toni colore dati dalle pellicole originali. L’opera finale esprime una dimensione sensoriale più che descrittiva e rimanda a mondi interiori, più che esteriori. Le stampe sono realizzate in carta cotone per potenziare l’aspetto pittorico, all’interno di un’atmosfera onirica, a tratti metafisica.
Materiali: 40 Pezzi Velvet Fine Art Cotton paper. Formato 26.5x26,5 cm. / 45x45 cm. / 75x75 cm.

Altre info sul sito : www.francescacatellani.it

Francesca Catellani nasce a Reggio Emilia nel 1971, città in cui vive e lavora. Artista poliedrica, proviene dal mondo del teatro e della danza. Studiosa di filosofie orientali, inizia a esprimersi attraverso il linguaggio fotografico nel 2010. Dall’attenzione al paesaggio esteriore quale rispecchiamento del mondo interiore nasce la prima mostra personale “Rodriguez Mon Amour” presentata a Fotografia Europea 2016, sezione Off. Nel 2017, il nuovo progetto, “Celeste Terrestre”, presentato al Museo Palazzo dei Principi di Correggio. Nel 2018, il lavoro complessivo “Memories in Super8” viene selezionato per la Open Call di Fotografia Europea per l’esposizione nel circuito ufficiale. Celeste Terrestre è ora finalista al Premio Combat 2018.