venerdì 15 novembre alle ore 18,15

alla libreria Pangea
Pietro Spirito presenta

"I custodi degli abissi"  

Piccolo trattato sui naufragi del tempo
Edicicloeditore
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Esplorare il fondo del mare seguendo le tracce lasciate dall’uomo nel corso dei secoli significa fare un viaggio nel tempo. L’esperienza della ricerca sui relitti è un lavoro di narrazione che rimanda ai grandi temi della memoria e dell’oblio. Il mare nasconde un’infinità di storie spesso dimenticate. Sul fondo del mare relitti di ogni epoca racchiudono come custodi degli abissi vicende la cui eco può arrivare fino ai nostri giorni. Scoprire ed esplorare queste testimonianze significa entrare in una dimensione dove il tempo riprende la sua corsa dopo un lungo oblio, creando vortici dove si mischiano impegno, passione, ossessione. Attraverso il racconto di alcune di queste esplorazioni, come la storia del vascello Mercurio affondato nel 1812 o del bombardiere americano B-24 precipitato in mare durante la seconda guerra mondiale, o del tesoro depredato dal piroscafo Polluce, l’autore riannoda i fili di memorie perdute che arrivano fino a noi e ci costringono a fare i contri con il presente.

Pietro Spirito, (Caserta, 1961) vive a lavora a Trieste. Scrittore, è giornalista a Il Piccolo e collabora con la Rai. Subacqueo e speleosub è associato all’Aioss - Associazione Italiana Operatori Scientifici Subacquei, all’Historical Diving Society e collabora con la redazione italiana del National Geographic. Tra i suoi romanzi Le indemoniate di Verzegnis (Guanda, 2000, Premio Chianti), Speravamo di più (Guanda, 2003, finalista al Premio Strega), Un corpo sul fondo (Guanda, 2007, Premio Scritture di frontiera), Il bene che resta (Santi Quaranta, 2009), L'antenato sotto il mare (Guanda, 2010), Il suo nome quel giorno (Marsilio, 2018). Con Ediciclo ha pubblicato Nel fiume della notte.