martedì 18 febbraio alle ore 17,30

alla libreria Pangea
Sergio Viti presenta

"Storie di aula e di cava"  

tra scuola e società negli anni '70
Manifesto libri
Alessandro Moretti dialoga con l'autore

CESP
CENTRO STUDI PER LA SCUOLA PUBBLICA

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Nella prima parte del libro viene ricostruito il contesto sociale, politico e culturale che fra gli anni Sessanta e Settanta determinò una rottura di continuità nella scuola italiana. Questo periodo storico ricco di fermenti, pressoché cancellato dalla memoria collettiva, ha prodotto importanti conquiste sia nel campo dei diritti sociali, sia in quello dei diritti civili. La scuola è stata coinvolta in quel clima di innovazione e cambiamento grazie alle iniziative dei molti insegnanti che hanno rimesso radicalmente in discussione i contenuti e la trasmissione dei saperi. La seconda parte del libro consta di ricerche storiche condotte sul campo nella scuola elementare di un paesino delle Apuane in provincia di Lucca, che di quella diversa concezione della scuola sono espressione. La metodologia adottata si ispira all'inchiesta, alla storia orale, all'intreccio fra microstoria e grande storia. In essa compaiono testimonianze preziose di persone che parlano con il loro linguaggio semplice ed efficace delle loro esperienze a partire dagli anni di fine Ottocento.

Sergio Viti, maestro elementare e saggista, ha pubblicato per i tipi di Manifestolibri con Alfonso M. Iacono: Le domande sono ciliegie. Filosofia alle elementari (Roma 2000) e Per mari aperti. Viaggio tra filosofia e poesia nelle scuole elementari (Roma 2004). È autore inoltre de Il sasso e il filo di lana (Roma 2013).