venerdì 6 novembre alle ore 18,00

Per la rassegna Novembre Patavino
alla sala Anziani – Palazzo Moroni
presentazione del libro

"Cherso e Lussino – Le isole della Bora: escursioni, storie e natura nell’arcipelago delle Absirtidi"  

Ediciclo
Con Diego Masiello, Luigi Nacci e Martina Vocci

In ricordo di Marino Vocci, profondo conoscitore di queste isole, impegnato per tutta la vita a decantare le diversità e le ricchezze naturalistiche, storiche, umane e gastronomiche dei territori di frontiera che si affacciano sulla sponda orientale dell’Alto Adriatico nel faticoso tentativo di rammendare alcune di quelle trame socioeconomiche, culturali e di convivenza etnica sfilacciate o recise negli ultimi due secoli di storia.

Durante la presentazione verranno proiettati dei filmati realizzati da Marino Vocci.

L’arcipelago di Cherso/Cres e Lussino/ Lošinj, è uno dei luoghi più affascinanti della costa croata per il trekking, possibile tutto l’anno. La guida propone 26 escursioni sulle isole di Cherso, Lussino, Sansego/Susak, Asinello/Ilovik e Unie/Unije. Dai querceti della Tramontana, a nord dell’isola di Cherso, si tocca il monte Sis (639 m) e si scende verso la città di Cherso. Si attraversano pascoli e oliveti secolari per scoprire i territori di Vallon di Cherso/Valun, Lubenizze/Lubenice, San Martino in Valle/Martinšćica e Punta Croce/Križa. Sull’isola di Lussino si sale alla cima Televrina/Televrin (588 m), la più alta del monte Ossero/ Osoršćica. A sud, nei due Lussini, immersi nei profumi e nei colori della macchia mediterranea, si percorre tutto il periplo della costa, con scorci incantevoli sul mare. Asinello, l’isola dei fiori, Sansego, l’isola di sabbia e Unie, l’isola dell’olio, completano la proposta che suggerisce anche percorsi in mountain-bike, immersioni subacquee e itinerari in kayak.

Marino Vocci, uomo di confine,si era fatto riconoscere per il suo impegno volto a unire le genti al di laà delle frontiere e delle diversità; era nato nel 1950 in Caldania, alle porte di Buje, in Istria, ed era arrivato a Trieste nel 1954, all'epoca dell'Esodo istriano. Si era trasferito nel Carso triestino e viveva a Opicina. Già sindaco del Comune di Duino Aurisina. Vocci era presidente del Gruppo 85 - Skupina, fondato dalla volontà di alcuni illustri triestini e sloveni (fra cui Fulvio Tomizza, Claudio Magris e Boris Pahor), di favorire una naturale, disinvolta e cordiale convivenza tra le due maggiori realtà culturali di Trieste. Grande amico di Fulvio Tomizza, aveva lavorato tutta la vita nell'intento di "costruire ponti sui confini", come ricorda la figlia Martina: "Mio padre cercava da sempre di mettere in dialogo culture e dolori, e lo faceva con grande competenza e tanta generosità".