Manuale d'esilio di Velibor Čolić
Editore Bompiani, 2017
Lunghezza 280 pagine
Titolo originale: Manuel d'exil (2016)
Traduzione di: Ileana Zagaglia

Manuale d'esilio in trentacinque lezioni

Un manoscritto, dei calzini, un sapone che assomiglia a una rana morta, una foto di Emily Dickinson, una camicia e mezza, uno spazzolino da denti. Come si chiude un'intera vita dentro un solo bagaglio? Il protagonista di questo Manuale ha ventotto anni ed è un soldato quando diserta e varca parecchi confini con una destinazione scolpita in mente: la Francia. A salvarlo nei suoi vagabondaggi di esule e rifugiato, in una stagione di emozioni clandestine dentro e freddezza sprezzante fuori, il fuoco dell'ambizione e la forza della letteratura. L'esilio diventa l'occasione per una ricerca più profonda dell'identità di uomo e di scrittore.

Arrogante, ambizioso, autoironico, il narratore di questo manuale-romanzo imperniato sulla storia dell'autore lascia la patria e la guerra, dopo essere stato un autore e giornalista di fama, per cercare fortuna in Francia e rifondare la sua vita da intellettuale. Ci riuscirà - Colic è oggi pubblicato in Francia da Gallimard - nonostante le peripezie da profugo lo conducano a vivere di espedienti durante il suo viaggio e a ricominciare daccapo in una residenza per immigrati, molti dei quali clandestini. Quando deve seguire un corso di alfabetizzazione francese, come tutti i nuovi arrivati, lo fa protestando: "Sono laureato, sono uno scrittore, sono un giornalista". Tra incontri singolari nel sottobosco dei migranti, in mezzo a ubriaconi, piccoli delinquenti e approfittatori, vivendo improbabili storie d\'amore, il narratore resta fedele al suo progetto, sempre sorretto dall'avidità per la letteratura, pur rendendosi conto di essere sempre e comunque uno straniero.
Recensione

Velibor Čolić è nato nel 1964 in una piccola città della Bosnia Erzegovina. Dopo gli studi in letteratura jugoslava a Zagabria, ha lavorato in una radio regionale occupandosi di musica. Arruolato nell’esercito bosniaco, nel 1992 ha disertato, è stato catturato ed è fuggito di nuovo alla volta della Francia. Dopo un periodo a Strasburgo, dove ha vissuto con una borsa del Parlamento europeo, si è trasferito in Gran Bretagna, dove vive e organizza laboratori di scrittura creativa. È autore di romanzi e raccolte di racconti.

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