La casa della memoria e dell'oblio di Filip David
Editore: Bordeaux (2017)
Postfazione di Božidar Stanišic
Traduzione di Dunja Badnjević e Manuela Orazi

"Cosa ci manca di tutto ciò che abbiamo vissuto? Qualcosa di molto importante, di cui siamo alla ricerca, una ricerca vana. Ci manca la ragione del nostro Olocausto. E il male toglie proprio la ragione a tutto ciò che tocca."
Il fischio del treno diretto ad Auschwitz, dal quale è stato lasciato cadere in una notte d’inverno con suo fratello Eliah, scomparso tragicamente fra i binari, continua a tormentare Albert Weiss.
A distanza di anni Albert non sa dire che cosa sia veramente “il male”, quale sia l’origine del suo inesauribile accanimento, perché debbano esistere “sommersi e salvati”.
Da Belgrado fino a New York i destini di Albert e dei suoi tre amici Miša, Salomon e Uriel – anch’essi testimoni delle sofferenze inflitte dai nazisti – incrociano la lezione di Hannah Arendt e la Cabala, la psichiatria e la religione dei sentimenti, Primo Levi e il misticismo ebraico per avvicinarsi a quella domanda che ha segnato definitivamente le loro esistenze: che cosa è il male?
Il romanzo-denuncia di un Olocausto dimenticato.
"Tento di scoprire perché ci sono state tante disgrazie nei destini umani, come si passa da una vita tranquilla e regolata a una realtà irrequieta e ostile, in cui la vita perde ogni valore. Da dove arriva, dove si nasconde questo male che mette tutto sottosopra per poi ritirarsi lasciandosi dietro solo distruzione, negli uomini e intorno ad essi?"
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Filip David, nato a Kragujevac, Serbia, nel 1940 ha scritto romanzi e racconti. Vive a Belgrado. Fu tra i fondatori dell’Associazione degli scrittori indipendenti, nata a Sarajevo nel 1989 con l’idea di radunare grandi scrittori dell’intera area jugoslava. In seguito partecipò alla creazione dell’associazione degli intellettuali indipendenti ”Circolo di Belgrado” (1990) e del ”Forum degli scrittori”, ed è uno dei membri dell’associazione internazionale ”Gruppo 99”, creata nel 1999 alla Fiera del libro di Francoforte.
Per il romanzo La casa della memoria e dell’oblio, pubblicato nel 2014 per i tipi della casa editrice belgradese Laguna, viene insignito del premio NIN, il più prestigioso riconoscimento letterario nel panorama jugoslavo, dal 1992 destinato al miglior romanzo in lingua serba. Ne è seguito un vero e proprio miracolo editoriale, quale non si era visto ormai da molti anni né in Serbia né nella regione: nei soli primi due mesi di quest’anno, l’ultimo romanzo di David ha venduto 40.000 copie.

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