Si chiamava Jugoslavia - Viaggi nei Balcani occidentali dall'Istria alla Macedonia di Giacomo Scotti
Un libro che è un po’ diario,
un po’ mappa di un viaggio
tutto da leggere e da vivere

PP. 184 – Prezzo 16,00 €
ISBN 9788836290116

Il viaggio ci porta fino alla cittadina rivierasca della Dalmazia montenegrina Bar (Antivari), dirimpettaia di Bari dalla quale ha preso il nome. La piccola Bar fa l'occhiolino alla grande Bari in segno di amore.
Ma in tema di “scoperte” ce n'è per tutti in questo volume.

Mezzo secolo di viaggi sulle strade dei Balcani occidentali, in un mosaico di ricordi, incontri, istantanee di un mondo che si trasforma, che cambia pelle e nome. Dal 1957 Giacomo Scotti è tornato a più riprese in quelle terre, ne ha percorso quasi tutte le regioni muovendosi in treno, in aereo, in nave, salendo su auto e pullman, su biciclette e funivie, perfino in autostop.
Un inquieto e avventuroso girovagare che allarga i confini dello spazio e del tempo, riallacciando due epoche divise da un anno: il 1991, l'anno in cui la Jugoslavia viene cancellata dalle carte geografiche, sbriciolata in stati e staterelli. Quella terra e la gente che la abitava hanno perso il loro nome, ma conservano ancora la loro bellezza, il folklore, i segreti e le tradizioni.
L'autore riprende i fili di questo mondo che non c'è più, o che semplicemente continua a vivere in un'altra forma, li riannoda e li cuce insieme in questo libro che è un po’ diario, un po’ mappa di un viaggio tutto da leggere. E da vivere.

Giacomo Scotti, originario di Napoli e spostatisi in Istria nel 1947, vagabondo dal 1980 fra il paese natale e i Balcani, ha pubblicato in Italia e nell’ex Jugoslavia una ventina di opere che riguardano il mondo dell'infanzia e della favolistica. Per Besa sono già usciti Tornano fate e streghe. Nuove favole e leggende dell’Istria (2015), i due volumi di Favole e leggende dai Balcani (2017), Favole e leggende dall'Est Adriatico (2018), Gli animali parlanti. Favole di autori serbi in versi e in prosa (2018, con una favola dello scrittore Premio Nobel Ivo Andrić) e Un frate con li turchi. Un religioso italiano del ‘600 in viaggio nei Balcani (2019).

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