Eventi di dicembre

venerdì 7 alle ore 18,00
alla libreria Pangea
Maria Cristina Faccanoni
presenta il suo libro

"Interno algerino senza vista"
introduce Lucia Guidorizzi
Robin Edizioni
copertina
estratti

Anche nel movente dei delitti più truci e raccapriccianti, secondo il commissario della Polizia di Algeri, Nidouc Nidoutec, affiorava sempre una traccia di bellezza incorrotta. Sapeva, allora, che essa gli avrebbe schiuso la porta verso la verità.


Algeri: estate 2010.
A chi appartengono quei resti umani rinvenuti per caso nell'antico cimitero ebraico del quartiere di St-Eugène da una coppia di amici, algerino lui, italiana lei, conosciutisi su facebook?
Improvvisatisi detective, Assan e Maria, intraprendono un'indagine parallela a quella del commissario di polizia, Nidouc Nidoutec, ora intralciandola ora orientandola verso la soluzione dell'enigma.
La vicenda, che porterà l'ufficiale, duro e impassibile, ma raffinato e dotato di pungente ironia, ad adottare, suo malgrado, procedure per lui inconsuete nelle indagini, si snoda in un'Algeri proiettata nella modernità dove si avvertono già i prodromi della Primavera araba mentre permangono, ancora, indelebili, le tracce del suo tragico recente passato coloniale come di quello della sua storia lontana.
Nelle strade assolate come nella penombra degli antichi palazzi, i protagonisti si imbattono in un intreccio di simboli, nomi e cifre che li guidano verso la soluzione del crimine. Nel loro procedere tortuoso dalle prospettive enigmatiche, i personaggi - e il lettore con essi - percorrono interni e esterni inaspettati che li portano a conoscere il retaggio pluriculturale di quella civiltà millenaria.

Maria Cristina Faccanoni ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza tra Buenos Aires, Cortina d'Ampezzo e Trieste. Si è laureata in lingue e letterature straniere presso l'Università di Ca' Foscari di Venezia, città dove tuttora risiede. Ha sempre lavorato nel settore linguistico. Insegna presso la facoltà di Economia della stessa università e si occupa da tempo di questioni riguardanti il Maghreb dove spesso soggiorna.
Ha pubblicato oltre a testi specifici in ambito linguistico, testi di narrativa e articoli di saggistica sulla rivista on line "Transfinito" e una raccolta di poesie, tradotte in lingua slovena, nella rivista "2.000 Dvatisoc. Leposlovije" di Lubiana.

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